giovedì 29 agosto 2013

"Le Idi di marzo": intrighi e potere

Buon pomeriggio! Qualche sera fa ho visto "LE IDI DI MARZO" di George Clooney. Ero curiosa di vedere questo film, e devo dire che, per quanto mi abbia lasciato l'amaro in bocca, è un ottimo film, ben scritto, diretto e recitato!
 "Non sono cristiano, non sono ateo, non sono ebreo e nemmeno musulmano. La mia religione, ciò in cui mi riconosco, è la sola costituzione degli Stati Uniti d'America." 

Trama: Stephen Myers è un giovane e talentuosissimo guru della comunicazione che lavora come vice addetto stampa per il governatore Mike Morris, il lotta per le primarie del Partito Democratico che lo potrebbero lanciare alla Presidenza degli Stati Uniti. Idealista al punto giusto, ma anche pragmatico e col pelo sullo stomaco, Stephen è corteggiato dalla concorrenza, ne viene tentato ma tiene fede ai suoi principi e alla fiducia che ha nel suo candidato. Ciò nonostante, con precipitare di eventi, si ritroverà involontario protagonista di un intrigo di potere che metterà in luce gli inganni e la corruzione che lo circondano.
  

Perchè mi ha lasciato l'amaro in bocca, mi sembra semplice intuirlo. La storia ruota attorno a intrighi, doppigiochi, voltafaccia e sete di potere, una vera e propria sfilata di corruzione. 
Mike Morris è candidato leader del partito democratico per le primarie alla presidenza degli Stati Untiti, ed è, apparentemente, un candidato ideale: sposato, fortemente patriottico, ma aperto al dialogo con i paesi esteri, affascinante, carismatico. Eppure, ben presto, Stephen Meyers, membro dello staff del Governatore Morris, scopre un segreto che potrebbe minare l'intera campagna e, non solo, rovinare per sempre la sua carriera. Morris è andato a letto con una ventenne, stagista, Molly e la ragazza è rimasta incinta. Stephen sembra voler tutelare la ragazza, prendersi cura di lei e aiutarla ad abortire, insabbiando l'intera vicenda, ma seguirà solo i propri interessi personali, accecato dalla rabbia, dalla vendetta contro Morris, che nel frattempo lo ha espulso dal suo staff, e dallo sfrenato desiderio di successo. Si arriverà quindi a un finale sbagliato, ovvero ingiusto, vergognoso, ma, e mi spiace dirlo, più attuale che mai. 
In politica tutto è lecito, sembra volerci dire Clooney. Per la gloria, i soldi e la carriera si farebbe di tutto, anche diventare una persona orribile e senza scrupoli. Dall'inizio alla fine del film assistiamo a un cambiamento dei personaggi, ma non per il meglio, ve lo posso assicurare. 
I politici sono corrotti, ci dice anche Clooney, ma non solo loro, anche chi lavora al loro fianco e agisce nell'ombra. E i giornalisti sono degli avvoltoi che non risparmiano pur di ottenere uno scoop da prima pagina. 
Così Clooney dipinge la politica moderna, in modo crudele, ma, purtroppo, anche reale.
Film scritto e diretto da George Clooney che azzecca l'occasione parlando di attualità, o meglio del lato oscuro dell'attualità e dello strumento politico. Ciò che mi è molto piaciuto di questo film è la sua capacità di mostrare come anche l'uomo migliore possa diventare irriconoscibile alla stregua di un mostro quando anela al potere, o cerca di preservarlo. Come possa perdere ogni parvenza di umanità.
Gli attori sono stati tutti convincenti (anche troppo...); George Clooney relegato a un ruolo minore, benchè la storia ruoti attorno a lui, non appare in molte scene; l'indiscusso protagonista è Ryan Gosling che sarà anche un sex-symobol e uno degli attori più gettonati di Hollywood, ma, secondo me, deve "azzardare" un po' di più con le emozioni. Se vuoi esprimere dolore, allora non accennare solo una misera espressione, rendila tua l'emozione, convinci un po' di più lo spettatore, ecco.  A Philip Seymour Hoffman che critica puoi fare? Nulla, è un mostro di bravura e lo stesso vale per Paul Giamatti. Infine, ho adorato Evan Rachel Wood, bravissima e all'altezza di un cast di "mostri sacri". Attori superlativi, sceneggiatura premio Oscar (sfiorato, ma non conquistato) e una storia da brividi più di un film horror. Voto: 8+



lunedì 26 agosto 2013

Profumo di Cinema: "Stregata dalla Luna" di Norman Jewison

Buon pomeriggio! Oggi su "cinesofi" ho deciso di inaugurare una piccola rubrica, a cadenza casuale, "PROFUMO DI CINEMA". In che cosa consiste? Semplice, recensirò ogni volta un film che io considero un classico intramontabile del cinema, e che non può non essere visto almeno una volta nella vita! (Come ritengo un film un classico? Bè, prendete quello che Italo Calvino diceva dei Classici riguardo ai libri e applicatelo ai film... E' la stessa storia! ) E voi potete fare altrettanto: qual è per voi un classico da vedere e rivedere? (e se il film da voi consigliato sarà davvero meritevole e mi piacerà assai, rimedierò e poi lo recensirò per la rubrica!). Inaugura la prima puntata della rubrica il film"STREGATA DALLA LUNA".

"L'amore non semplifica le cose, sai: quello che trova distrugge, ti spezza il cuore. Ma noi, noi non siamo qui per cercare la perfezione. I fiocchi di neve sono perfetti, le stelle sono perfette: non noi. Noi siamo qui per distruggere solo noi stessi, e per spezzare i nostri cuori, per innamorarci delle persone sbagliate e per morire. Dimentica i romanzi d'amore, sono tutte balle! Per favore, vieni di sopra da me, e entra nel mio letto!"

Titolo Originale: "Moonstruck"
Durata: 102 min.
Anno: 1987
Genere: Commedia
Regia: Norman Jewison
Interpreti: Cher (Loretta Castorini), Nicolas Cage (Ronny Camarreri), Olympia Dukakis (Rose Castorini), Vincent Gardenia (Cosmo Castorini), Danny Aiello (Johnny Camarreri)
Oscar: 3 vinti su 6 nomination, tra cui Miglior Attrice Protagonista a Cher.



Meravigliosa commedia romantica, che racconta in modo un po' bizzarro e con un numero spropositato di battutte memorabili, le vicende di una italo-americana, Loretta, rimasta vedova, alle prese con un nuovo matrimonio a 37 anni con un uomo che non ama, ma rispetta. A un mese dal lieto evento, Loretta decide di far visita al fratello del marito per convincerlo a metter fine agli screzi tra fratellli e invitarlo alle nozze. Loretta e Ronny scopriranno subito di essere due spiriti affini, due anime gemelle entrambe in lotta con il mondo. Galeotto fu il fatale incontro, e i due si innamoreranno, tradiranno, cercheranno di dimenticare, ma senza la possibilità di ignorare i propri sentimenti. Il tutto condito dai toni della commedia, da interpretazioni magistrali e ovviamente dall' indiscussa protagonista del film... la luna, che alleggia sui nostri protagonisti e li spinge a innamorarsi. Ma non solo la loro vicenda è galeotta in questo film; personaggi di contorno vivranno esperienze simili, grazie alla luna che "spinge l'uomo verso la donna" e viceversa, ma c'è chi si lascerà abbandonare, chi saggiamente saprà resistere, chi tornerà sui suoi passi, chi riscoprirà passioni sopite...tutto in queste notti di luna piena. E tutto attorno a un tavolo di cucina dove tutte le vicende avranno il loro lieto fine. Una storia non particolarmente originale, resa tale da una sceneggiatura fantastica (che ha meritato l'Oscar), da grandi attori (Cher è grandiosa) che indossano abilmente le vesti di italo-americani (poi il doppiaggio aiuta, sicuramente) e da grandi personaggi che hanno carattere, mostrano uno spessore e un' evoluzione. Vi consiglio di guardarlo perchè è leggero, strappa qualche risata e c'è sempre qualche battuta da annotare.

Alla Prossima!

domenica 25 agosto 2013

Buon Compleanno Tim Burton- 55 anni di visionaria genialità!

Faccio un salto veloce e spendo qualche parola per ricordare che oggi è il compleanno di uno dei registi più visionari e anticonformisti di Hollywood, TIM BURTON!
Certo è che se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo! Io adoro i suoi film, e fatico a scegliere il mio preferito... L'arduo testa a testa lo combattono "Edward Mani di Forbice" e "Big Fish", favole moderne e surreali.
Dagli anni degli esordi a oggi ne è passato di tempo; prima la gavetta alla Disney, che lo allontanò dopo aver visto il suo corto, Frankeweenie (da cui il recente lungometraggio), passando per la riuscitissima opera di farci amare un Batman interpretato da Michael Keaton (la scelta, al tempo, fomentò diverse e numerose polemiche!) e con un indimenticabile Jack Nicholson nei panni di Joker, infine la consacrazione mondiale con "Edward Mani di Forbice" e l'inizio della collaborazione con Johnny Depp; da allora una serie di successi di pubblico e critica, lungometraggi, cortometraggi, cartoon, rivisitazioni, un musical...e il matrimonio con Helena Bohnam Carter (la sua anima gemella, secondo me; stessa stravaganza, stessa pazzia). Un vero regista poliedrico e instancabile!
Vi consiglio di vedervi la sua intera filmografia, non vi annoierete mai; c'è sempre un'incredibile dose di verve, originalità e capacità di reinventarsi continuamente! 

Ecco alcune scene tratte dai film di Tim Burton! Buona Visione:


BIG FISH:




EDWARD MANI DI FORBICE:




LA SPOSA CADAVERE:



mercoledì 21 agosto 2013

Benvenuti alla "Monsters University"! La migliore scuola per spaventatori di tutta Mostropolis!

Buon pomeriggio! Ho visto in anteprima il nuovo cartoon Pixar, "MONSTERS UNIVERSITY", e non mancherò di recensirlo.

Trama: La matricola Mike Wazowski ha sognato di diventare uno spaventatore sin da quando era un piccolo mostro e sa meglio di chiunque altro che i migliori spaventatori vengono dalla Monsters University (MU). Ma durante il primo semestre proprio alla MU, i suoi piani vengono sconvolti dall'incontro con lo spocchioso James P. Sullivan, detto "Sulley", uno spaventatore dal talento naturale. Il loro spirito competitivo fuori controllo li farà cacciare dall'esclusivo programma per spaventatori dell'Università e, come se ciò non bastasse, si renderanno conto che l'unico modo per rimettere le cose a posto sarà quello di lavorare insieme, facendo squadra con un gruppo di mostri scapestrati.



Il prequel del divertente e alquanto riuscito primo episodio, Monsters & Co., che è da sempre uno dei miei cartoon Pixar preferiti, racconta la nascita dell'amicizia tra i due indiscussi protagonisti, Mike Wazowsky e James Sullivan, amicizia iniziata ai tempi dell'università, la Monsters University, la migliore scuola per spaventatori di tutta Mostropolis. Ovviamente, i due non sono amici fin da subito, anzi non possono proprio tollerare la presenza l'uno dell'altro, essendo tremendamente diversi e in continua competizione: Mike è un ragazzotto che sogna di diventare spaventatore fin dalle elementari, cercando di non dare peso alla propria inadeguatezza (non fa paura a nessuno, anzi è davvero buffo e goffo); Sulley, invece, è un classico bullo, nullafacente e un po' troppo sicuro di sè. Le circostanze avverse, però, li porteranno a unire le forze e così nascerà la loro inossidabile amicizia.
Nuovo cartoon Pixar, nuovo sequel/prequel sulla scia dei precedenti Toy Story 3 e Cars 2. Non è una novità che Pixar decida di mettere in cantiere un sequel, lo aveva già fatto nel 1999 con Toy Story 2; però è giusto far notare che negli ultimi anni sta diventando un'abitudine (con l'eccezione della parentesi di The Brave, che non mi ha convinto al massimo). E' possibile che anche alla Pixar vi sia una crisi di idee? Non possiamo escluderlo, ma è anche vero che Pixar non ha bisogno di idee originali al 100% per dimostrare la propria bravura nel raccontare storie. Pixar ha sempre avuto idee di base paurosamente originali per i propri cartoon, ma a renderle superlative è sempre stata la capacità di metterle su carta e raccontarle. Per cui sono disposta a perdonare loro il gran numero di sequel dell'ultimo periodo, e anche il passo falso di The Brave (no, non mi ha proprio convinto il passaggio alla fiaba), perchè la loro verve creativa è di fatto inestinguibile e gli ultimi lavori che hanno fatto sono comunque bellissimi e godibilissimi. Toy Story 3 è davvero, ma davvero bello, non mi ha neanche fatto pesare il fatto di essere un sequel, Cars 2 è divertentissimo grazie soprattutto alla simpatia di Cricchetto e Monsters University non è da meno! Insomma, sequel o no, sono sempre la storia, i personaggi, i sentimenti che fanno la differenza e rendono un cartoon Pixar una garanzia. Potremo parlare di vera crisi creativa solo quando Pixar non saprà più emozionare, creare personaggi memorabili, far ridere e piangere. Fino ad allora Pixar rimane perfetta, anche con qualche sequel di troppo. E poi Pixar ha un'attenzione alla trama davvero fantastica, che molti altri non hanno (Kung Fu Panda 2? Un disastro! Trama inconsistente, niente a che vedere con il primo capitolo!). Anche questo nuovo cartoon è condito di grandi sentimenti, amicizia, lealtà e coraggio come tutti gli altri dopotutto, e contiene un messaggio secondo me importante: mai arrendersi. Anche se tutto sembra essere a tuo svantaggio, non arrenderti, ma prova continuamente e vedrai che prima o poi riuscirai a ottenere quello che desideri! quindi è un messaggio positivo anche per dei ragazzini; anche se sembra loro tutto nero nella vita, bisogna non demordere e scoprire poi la propria strada e vocazione. Pixar non delude, dunque e attendo con ansia il prossimo cartoon (che ha già un titolo: Planes). E non escluderei un terzo capitolo per Monsters, dato che Monsters & Co. si concludeva con un finale aperto, dunque... tutto è possibile! Voto: 8




domenica 18 agosto 2013

"Il Grande Gatsby": non si può rivivere il passato

Piccola premessa: sono tornata. Non avete idea dell'anno scolastico che ho passato (in realtà, penso di non avere il quadro chiaro al 100% neanche io). Diciamo solo che avevo preso di nuovo in mano il blog a metà settembre dello scorso anno piena di iniziativa e forza di volontà e poi...e poi ci sono stati (non necessariamente in questo ordine): studio (con tutti i suoi pro e i suoi contro), cineforum, corso di Storia dell'Arte, corso di teatro, giornalino d'istituto, spettacolo di teatro a chiusura dell'anno scolastico... alla fine di tutto ho avuto un'illuminazione (la classica luce in fondo al tunnel) e ho deciso: mi sa che il prossimo anno prendo un po' meno impegni. Quindi, mi dispiace davvero di aver scritto il nulla più totale e di aver abbandonato il blog; mi rifarò con qualche nuova recensione!

"Tutte le volte che ti viene da criticare qualcuno, ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto gli stessi vantaggi che hai avuto tu"
Oggi recensirò un film che ho visto di recente e accompagnerò alla recensione del film qualche opinione sul libro da cui è tratto: l'opera in questione è "IL GRANDE GATSBY".

 Trama: “Il grande Gatsby” narra la storia di un broker di Wall Street, Nick Carraway, che, lasciato il Midwest Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay Gatsby, ed a sua cugina Daisy, che vive sulla sponda opposta della baia con il suo nobile, ma fedifrago marito, Tom Buchanan. È allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi testimone di racconti di amori impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di drammaticità. Uno specchio fedele dei nostri tempi moderni e delle nostre quotidiane battaglie.
 


Avevo comprato il libro con l'intenzione di leggerlo prima dell'uscita del film, ma, tra una cosa e l'altra, ho guardato il film senza avere letto il libro e con la certezza che non lo avrei sicuramente letto dopo. Invece, l'ho letto il giorno successivo alla visione e posso dire con grande orgoglio che non una virgola, se non dove strettamente necessario, è stata cambiata  rispetto al libro nel film. I dialoghi sono identici, le situazione descritte anche. La storia è molto semplice, racconta dell'amore dell'affascinante, misterioso e ricchissimo Jay Gatsby per la frivola e, permettetemi di dirlo, abbastanza anonima Daisy Buchanan. Perchè questo mio accanimento su Daisy? Il film, o il libro se preferite, vi darà la risposta. La storia è raccontata dal punto di vista del cugino di Daisy, Nick Carraway, che trascorrerà un'intera estate a West Egg a pochi passi dalla casa della cugina e del marito di lei, Tom Buchanan, e  a poco passi da Gatsby. I personaggi sono meravigliosi, uno su tutti Jay Gatsby, di cui non vogliamo altro che conoscere la storia della sua vita avvolta da un gran mistero, e il motivo dell'amore per Daisy, anche se, vi avverto, non verrà rivelato: insomma, si tratta del classico colpo di fulmine. Non capirete mai che cosa lo attragga così tanto della bella e ricca Daisy; come dice lo stesso Gatsby "la prima volta che l'ho baciata, mi sono sentito sposato a lei". I momenti che ricostruiscono la loro storia sono pochi, brevi, ma intensi. Il loro amore è un sogno nato cinque anni prima, ma spezzato dall'avvento della Grande Guerra e dall'improvviso matrimonio di lei con Tom Buchanan. Gatsby, però, non si è mai rassegnato, e una volta tornato dalla guerra, si prefigge un solo scopo: riconquistare Daisy che non ha smesso mai di amarlo. Gatsby acquista una maestosa villa vicino a casa di Daisy e suo marito (un fedifrago, che la tradisce con diverse donne) e inizia a dare una serie di feste, sperando che Daisy venga a una di queste. Gli ingredienti per il lieto fine ci sono tutti: un grande amore, un sogno perduto, un marito traditore. Eppure, la vita è imprevedibile e questa opera, che vuole riflettere la vita vera, prende pieghe inaspettate e giunge così a un finale tragicamente reale.

"Così remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato "
Nel film, Gatsby è interpretato da Leonardo di Caprio; che cosa posso dire? Di Caprio è fantastico, la sua interpretazione è grandiosa. Daisy, invece, è Carey Mulligan. bravissima attrice rivelazione del film "An Education", che rende oro ogni ruolo che tocca; è un talento naturale, i suoi sguardi e le sue movenze leggere ed eleganti sono quelle di un'eterna ragazzina. Anche Tobey Maguire, alias Nick Carraway, è molto azzeccato per il ruolo; stesso discorso per Joel Edgerton, Tom Buchanan. E infine, il regista Baz Luhrman ha fatto un lavoro straordinario e le atmosfere ricreate, fatte di suoni e colori sgargianti, nonchè l'uso della cinepresa, ricordano il film "Moulin Rouge!". Infine. bellissime le scenografie, bellissimi i costumi e il trucco e ottima la musica. L'idea di fondere atmosfera anni '20 con musica moderna anni 2000, magari mandata a rallentatore (mi è sembrata di sentire una versione lenta di Back to Black di Amy Winehouse), è di grande effetto. Un lavoro davvero ottimo, che ha dato maggiore potenza anche alla storia e ai personaggi. Voto: 8