lunedì 2 gennaio 2012

Ritratto di Signora #3

Buongiorno! E' da un po' che non scrivo nulla sul blog...cercherò di rimediare!! Ma, intanto, eccomi qui con l'articolo mensile di Ritratto di Signora, di cui trovate informazioni nel post precedente!! Il tutto è nato da QUESTO. I vari blog che partecipano all'iniziativa sono quelli di: MIKI, MONICA, FEDE, ELENA.



E ora, ecco a voi l'articolo, scritto da me. Il soggetto è la cantante inglese ADELE:




Prima di tutto, ciao a tutti! Oggi, in questo nuovo appuntamento della rubrica mensile “Ritratto di Signora”, vorrei parlarvi di un personaggio sicuramente distante dai precedenti modelli di donna di cui la rubrica ha trattato, ma altrettanto significativa. Lo scopo di “Ritratto di Signora” è quello di parlare di donne vere, innamorate anche di ciò che sono e di ciò che fanno. 

Ed è così che oggi vi parlerò, della giovane 23enne cantante inglese Adele Adkins, o conosciuta semplicemente come Adele. Fino a poco tempo fa non conoscevo la sua storia, ma ne sono rimasta piacevolmente colpita. 

Donna forte e capace di combattere le avversità dopo che tutto sembrava essere contro di lei, dando vita a bellissimi brani che in pochi ormai non hanno ancora ascoltato, o riascoltato più di una volta. Brani intensi e pieni di disperazione, ma anche di voglia di riscatto, di rialzarsi, di non lasciarsi travolgere dal dolore di essere stata abbandonata. 


 Perché le sue canzoni colpiscono, dritte al cuore? Perché parlano di sentimenti veri, perché Adele quando canta appare infinitamente commovente, le mani sul petto, gli occhi socchiusi e una voce spettacolare e vibrante. 

E dire che, una ragazza come lei, che non ha mai conosciuto il padre, mira di commenti sarcastici da parte di milioni di persone, così diversa in un’era in cui regna la musica di altre cantanti, che il successo se lo prendono mettendo in mostra il loro corpo, più che il loro talento, Adele avrebbe potuto facilmente non rialzarsi mai più dopo che il suo fidanzato l’ha lasciata per stare con un’altra, spezzandole il cuore. Invece il suo dolore si è tramutato in parole, parole che hanno dato vita a lettere all’uomo che l’ha abbandonata, lettere che si sono tramutate in canzoni, canzoni che la stessa Adele ha non solo scritto, ma di cui ha creato musica e arrangiamenti vari, tutto da sola senza mai scoraggiarsi. 

Adele si sarebbe potuta abbattere anche a causa delle persone che la additano, dicendo che è grassa, come se fosse un difetto, un gravissimo difetto, in un mondo in cui il modello di donna attuale è taglia 38, alta, magra come un chiodo, magari tinta bionda. Lei non si scompone, dice che la moda non è solo per le ragazze magre e che mai rinuncerebbe a ciò che le piace, oltre alla sua musica: mangiare bene e bere buon vino. 


Forse raccontata da me, la sua storia non colpisce, non fa effetto, ma se ci fermiamo un po’ a pensare ci rendiamo conto di quanto sia bello e buono che nel mondo ci siano ancora persone così. 
Lei, che scala le classifiche inglesi e americane, che è un fenomeno al pari dei Beatles, ma rimane sempre la stessa. 
Vive ancora con la madre, dorme nella stessa camera di quand’era piccola. Non si lascia condizionare dal successo, dai soldi. 
Non si fa bella come le dive di Hollywood e non diventa magra per scacciare i pregiudizi. 
Lei ci racconta l’amore come fonte di un dolore da cui poi avviene una rinascita, non come il piacere estremo di cui ci parla il resto della musica di oggi. 
Adele è genuina, bella, più delle dive, perché è solo e semplicemente se stessa. Un punto di riferimento per le giovani ragazze di oggi, un ammonimento a essere e stessi, a costruirsi il successo passo dopo passo, con fatica e dedizione, perché non e una strada facile. Adele ottenne il primo successo a 19 anni, caricando su YouTube un video fatto con il proprio cellulare. A poco a poco, il video scalò l’intera classifica, piazzandosi al nono posto. E lei giura di essere ancora la ragazza di allora. E noi le crediamo, grazie alle sue bellissime canzoni.
Sofia. 
E per finire, ecco una delle sue bellissime canzoni. Buon ascolto!


5 commenti:

  1. Bravissima Sofi!
    Hai fatto un ottimo lavoro! Una donna vera da prendere ad esempio soprattutto per le ragazze più giovani! Sono veramente fiera di tutti i vostri articoli!!!!

    RispondiElimina
  2. Set fire to the rain...siiiii! Mi fa impazzire! Adoro Adele e la sua musica! Non avrei mai immaginato che avresti scelto un personaggio come lei, e lo sai perché? Perché sono "anziana dentro" e anche un po' fuori!;) XD
    Un bellissimo "ritratto di signora" Sofi! Anch'io l'ammiro tantissimo!
    Ottimo articolo! Sei GRANDE!:)

    RispondiElimina
  3. Allora...vediamo di scrivere un commento senza fare errori, gaffes o altro...oggi è lunedì, l'articolo l'ha scritto Sofia ed il soggetto è Adele. Direi che ci siamo, no? Ok, detto questo, complimenti per l'articolo, è sempre bello e piacevole leggere di persone che "ce la fanno" senza compromessi.
    Al prissimo mese!
    Miki.

    RispondiElimina
  4. Semplice anche il racconto. Di una persona semplice, diva senza consuetudini. Semplice (e bello) anche il tuo modo di raccontarlo. Commuovente anche nel leggerlo. Brava. Vado ad (ri)ascoltare la 'bellissima' canzone :-)

    RispondiElimina