mercoledì 17 marzo 2010

War is a drug


Oggi voglio parlare di un film che io giudico un capolavoro e che secondo me è uno dei film che ognuno dovrebbe vedere ed è un vero peccato che pochissime persone l'abbiano visto, anzi sono quasi certa che io sono una delle poche ragazze che l'hanno visto...il film è THE HURT LOCKER un film di guerra e adatto principalmente a un pubblico maschile diretto da una regista donna che fa film da uomo..Kathrin Bigelow che dopo questo film ammiro fino allo sfinimento. Prima di vedere il film sapevo della sua esistenza grazie agli Oscar e alle mie riviste di cinema, e sono partita col presupposto che non mi sarebbe piaciuto..io i film di guerra non li ho mai guardati, non che ci abbia pensato..l'ho guardato con curiosità solo perchè aveva fregato l'attesissimo (e meritatissimo) Oscar ad Avatar..non posso descrivere quanto mi è piaciuto..regia stupenda per un film facile da trovare noioso, un film duro, durissimo sulla guerra in Iraq su ciò che accade adesso, probabilmente in questo stesso istante..con un finale(non dirò niente per non rovinare la sorpresa) bellissimo, stupendo, perfetto..e l'attore protagonista, lo sconosciuto Jeremy Renner da Oscar o anche qualcosa di più, che incarna perfettamente il personaggio che matto è matto (capirete perchè), ma è fantastico. Ora la Bigelow, ex signora Cameron (chi non ha sentito parlare della guerra aperta degli ex coniugi agli Oscar??), è la miglior regista donna, non l'unica, ma sicuramente supera tutti, in un certo senso anche gli uomini, dimostrando di essere un passo avanti anche a Cameron(che non fraintendetemi è un regista eccezionale). W the hurt locker che ha avuto tutto ciò che si merita e che è un film indimenticabile, curato in tutti i suoi dettagli. Ma io trovo sia per veri intenditori di cinema. Come finire questo post??...spero che the hurt locker rimanga impresso nella memoria di chiunque l'abbia visto e possa essere gustato con un pò di amarezza e occhio critico. Voto: 8 e mezzo

3 commenti:

  1. Ne avevo sentito parlare: tanto bene quanto ne parli tu.
    Mi organizzo, lo guardo, e ti saprò dire!
    Intanto grazie della segnalazione, CineSofi ... :)

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  2. Ottims analisi.
    'Un film facile da definire noioso'. come dici tu.
    Un film vero. Che noioso non è. E' duro come la guerra, la guerra di tutti i giorni, quella che non finisce e che uccide, uccide anche chi lotta per la pace. Discorso lungo da fare.
    Comunque.. dovresti vederne altri di 'film di guerra'.. forse un po' meno 'noiosi', ma comunque bellissimi, profondi e 'veri'.
    Ho qui con me uno splendido 'salvate il soldato ryan' (vincitore di 5 oscar 1998, tra cui miglior regia), un film spettacolare. Uno spilberg che non si smentisce e che ci racconta della guerra, durissima ma umana.
    Qui con me anche 'il nemiso alle porte', forse il più poetico dei tre. Una storia vera, come sempre, una storia umana, una storia di un'epoca, una sfida tra due cecchini: 'alcuni uomini sono nati per essere eroi'. Un bravissimo Jude Law nei panni dell'eroe popolare russo Vassili Zaitsev per l'interessante regia di Jean Jacques Annaud.
    E per finire da non perdere anche 'la sottile linea rossa' di Terrence Malick (per la cronaca 7 nomination agli oscar, incluso miglior film), il più introspettivo. Un film che racconta la guerra dagli occhi di chi la guerra l'ha vissuta, di chi la guerra la vive in prima linea e la osserva, la descrive e la spiega come sentimento, sensazione, scelta. La guerra come conflitto interiore. Un cast stellare. Un film da ascoltare e da capire. Un 'film di guerra' diverso e più filosofico di un film di buoni pensieri.
    Questo è quanto. Guardali. Poi riparlami di The Hart Locker. Un film eccezionale, è vero. Un film su cui riflettere. Concordo con il finale, un insegnamento. E' davvero così. E poi la Bigelow, ne parlaremo meglio: dovremo vederci bene anche la sua filmografia da Point Break a Strange days: proprio così, fa film da uomo. Ma li fa bene bene. E poi chi dice che sono film da uomo!: luogo comune che non condivido più, da un po'! Ancora brava cinesofi e alla prossima recensione!

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  3. Hola...e cosi' sei diventata una cultrice di film per uomini eh?...Non ci avrei mai creduto...comunque tornando al topic, la Bigelow ha fatto un bel film. So di essere di parte visto che adoro i film di guerra (dai piu' vecchi e disadorni di effetti speciali agli ultimi capolavori moderni) ma questo e' stato un graditissimo ritorno di una stimata regista e la prova di come si riesce a catturare con stile, occhio, luce e colore anche il piu' profano detrattore...adoro le riprese e la fotografia della Bigelow. E' maturata negli anni e in questo film si nota una ricerca di "pulizia" dell'azione: e' sempre ben riconoscibile l'ambiente, e i particolari presenti...prova a guardare i primi 20' di Ryan di spielberg e capisci la differenza...capisco che i registi sono animati da stimoli ed esperienze differenti ma il tocco leggero alla camera della bigelow da' un senso di calma apparente che in the hurt locker e' fondamentale. brava. non posso che essere contento che ti sia piaciuto il film che davi per perdente agli oscar...

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